Prima di iniziare qualsiasi intervento è previsto (qualora non vi sia già una presa in carico da parte di Psicologo o Neuropsichiatra) un colloquio anamnestico. Il COLLOQUIO ANAMNESTICO ha come principale finalità quella di indagare i diversi aspetti che caratterizzano la persona ed è una parte fondamentale del colloquio clinico, ma è bene sottolineare che NON E’ UNA DIAGNOSI. La sintesi psicodiagnostica (diagnosi) può essere fatta solo da uno Psicologo (iscritto all’Albo A) o da un Neuropsichiatra. L’anamnesi comprende una serie di domande di indagine e anche la possibilità di utilizzo di test standardizzati per la valutazione delle varie aree (comportamento, processi cognitivi, ecc.). Il colloquio anamnestico che viene svolto, in questo caso, è indirizzato all’analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni per poter valutare così la necessità o meno di un intervento di riabilitazione, rieducazione funzionale e/o di integrazione sociale.